“Progetta sempre una cosa considerandola nel suo più grande contesto, una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell’ambiente, l’ambiente nel progetto di una città”
(Eliel Saarinen – architetto)
La Pianificazione territoriale è la disciplina che regola l’utilizzo del territorio e organizza lo sviluppo delle attività umane svolte su di esso: proprio per questo coinvolge gli aspetti geologici, architettonici, ingegneristici e produttivi di un’area. Lo scopo di una buona pianificazione territoriale è organizzare una corretta interazione tra le attività umane e il territorio su cui esse sono svolte in modo da dare vita a uno sviluppo territoriale sicuro e a uno sviluppo produttivo economicamente sostenibile. Oggi, la percezione di non poter più costruire in maniera indiscriminata è sempre più forte, così come la necessità di concentrare le proprie attenzioni sul recupero di tutte le aree cadute in condizione di abbandono o di degrado e che, nonostante ciò, restano pur sempre parte integrante del nostro territorio.
✓ Il Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC): regola l’attività edificatoria all’interno del territorio comunale. Scalenghe ha un Piano Regolatore risalente al 1988, rimaneggiato più volte nel tempo, ma nella sostanza mai organicamente rivisto. Perché il nostro paese possa svilupparsi mantenendosi al passo dei Comuni limitrofi, ci proponiamo di portare a termine al più presto, compatibilmente con le tempistiche burocratiche, una variante strutturale del PRGC, con adeguamento degli indici edilizi, individuazione di aree omogenee di sviluppo, attenzione al consumo del suolo; in questo modo sarà possibile rendere concreta la revisione della situazione urbanistica locale. Inoltre, la digitalizzazione del Piano Regolatore, sarà un’azione per renderlo più agevolmente consultabile da parte di chi opera nel settore.
E’ importante che, nel redigere un nuovo PRGC, si prenda in considerazione anche la “Valutazione Ambientale Strategica” (VAS), processo finalizzato a integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi di sviluppo, per migliorare la qualità decisionale complessiva. Essa costituisce, quindi, un importante strumento per garantire che le scelte di pianificazione urbanistica siano valutate anche in rapporto agli effetti sull’ambiente, compresa la componente “paesaggio”. Come primo passo, per migliorare e rendere fruibili le modalità di modifica, con la collaborazione degli uffici tecnici competenti, si propone di attivare nell’immediato una procedura di variante parziale, per “mettere in ordine” le aree non ben definite o definite in modo errato. Parallelamente, si attiveranno le procedure per una variante generale, integrata da una Valutazione Ambientale Strategica. Inoltre, entro il 3 luglio 2018, tutti i Comuni dovranno recepire lo schema di regolamento contenuto nella seconda parte del Regolamento Edilizio Tipo approvato con l’intesa Stato-Regioni del 20 ottobre 2016, che uniforma e semplifica la normativa edilizia in Italia.
✓ Opere di urbanizzazione: per una buona pianificazione territoriale, sarà importante effettuare una verifica puntuale delle opere di urbanizzazione realizzate e dismesse durante interventi di edificazione privata e delle opere che non hanno concluso l’iter amministrativo per impedimenti di carattere burocratico gestionale, al fine di concludere le relative procedure.
✓ Riqualificazione aree: ci proponiamo di redigere linee guida per il recupero del patrimonio architettonico artistico e del paesaggio, così da essere utilizzate come strumento di supporto per la valorizzazione e la riqualificazione di aree di particolare interesse, quali, ad esempio, il centro storico e la “Lea”, la cura delle aiuole, degli alberi storici e delle panchine.